Si comunica all’Utenza che la fermata della linea z553 “Corsico – via V. Emanuele/Ponte” è stata ripristinata in entrambe le direzioni. non saranno quindi più servite le fermate provvisorie.
News & Avvisi
CORSICO – RIPRISTINO FERMATA
Z556 – SOSPENSIONE FERMATA
Si comunica all’Utenza che, nei giorni 22, 23 e 24 aprile tra le ore 07:00 e le ore 18:00, la fermata della linea z556 “Vecchia Soria” nel Comune di Ozzero sarà sospesa al fine di consentire la sistemazione della banchina
stradale lungo la S.P. 52.
Z551 / Z554 – SOSPENSIONE FERMATE
Si comunica all’Utenza che, a differenza di quanto precedentemente comunicato, la sospensione delle fermate di via Indipendenza, via Baracca e via Bellini nel Comune di Albairate proseguirà fino al giorno 04/05/2025 compreso. Rimangono in vigore le due fermate provvisorie in via Don Sturzo.
ORARI NON SCOLASTICI
Si comunica all’Utenza che da giovedì 17/04/2025 a sabato 26/04/2025 le nostre linee seguiranno gli orari non scolastici. Lunedì 28/04/2025 torneranno in vigore gli orari scolastici.
Z553 – RIPRISTINO FERMATA “CORSICO – VIA V. EMANUELE/PONTE”
Si comunica all’Utenza che, a partire dalle ore 17:00 di venerdì 04/04/2025, verrà ripristinata la fermata ordinaria di via Vittorio Emanuele/Ponte in direzione Milano nel Comune di Corsico ed eliminata la fermata provvisoria fronte farmacia civ.22.
In direzione Abbiategrasso la fermata ordinaria rimarrà sospesa fino a fine lavori e continuerà ad essere servita la fermata provvisoria sita fronte al monumento ai caduti.
Z551 / Z554 – SOSPENSIONE FERMATE
Si comunica all’Utenza che, da lunedì 07/04/2025 a sabato 19/04/2025, causa lavori saranno soppresse le fermate di via Indipendenza, via Baracca e via Bellini ad Albairate. In sostituzione sono state posizionate due fermate provvisorie in via Don Sturzo.
NEWSLETTER n. 2-2025
NEWSLETTER n. 2-2025
01 aprile 2025
UN LINGUAGGIO AMPIO E RISPETTOSO
Il ruolo del linguaggio nell’emancipazione e nella creazione di una società equa
Il linguaggio è uno strumento potente : con le parole possiamo illuminare, abbattere muri e creare connessioni, oppure, al contrario, possiamo rinforzare pregiudizi e disuguaglianze.
Ogni frase, ogni parola scelta è un pezzo del mondo che costruiamo insieme . Non ci limitiamo a parlare di linguaggio inclusivo – un termine che suggerisce ancora uno squilibrio tra chi include e chi viene incluso.
Puntiamo a un linguaggio ampio , capace di accogliere la molteplicità delle esperienze umane, senza ridurle a etichette o stereotipi.
Immagina il linguaggio come un tessuto: ogni parola è un filo che, intrecciandosi agli altri, può creare trame ricche e accoglienti , oppure gabbie rigide. Scegliere le parole con attenzione è un atto rivoluzionario, una forma di responsabilità sociale che crea relazioni più autentiche e paritarie. È un invito a ripensare i nostri schemi, a fare spazio, a celebrare le differenze senza sottolinearle inutilmente.
Mettiamoci in dubbio. Chiediamoci sempre: possiamo rendere più ampio, accogliente e rispettoso il nostro messaggio? Questo è il punto di partenza e il più complesso, perché richiede di cambiare abitudini consolidate.

Diamo visibilità al femminile. L’italiano non ha il neutro ma declina al maschile e al femminile, cosa che a differenza di altre lingue comporta alcune difficoltà per mantenere un linguaggio equilibrato rispetto al genere . Ci sono tanti modi per evitare il maschile sovraesteso, una convezione linguistica che riflette altri tempi e sensibilità. Possiamo declinare al maschile e al femminile ( Care e cari), usare perifrasi ( vd. sotto) oppure usare altri segni grafici convenzionali, come * e schwa ( ə). Cerchiamo comunque di ridurre l’utilizzo di questi due nella comunicazione sui canali esterni perché poco leggibili, in quanto simboli, alle persone con disabilità. Inoltre, è importante utilizzare i femminili professionali , che sono corretti e riconosciuti dalla lingua italiana, per dare visibilità alla presenza delle donne in ambiti storicamente dominati dagli uomini. Tuttavia, rispettiamo sempre le scelte individuali : ogni persona deve poter decidere come definirsi.

Adottiamo un linguaggio neutro rispetto al genere. Quando possibile, usiamo formule impersonali, perifrasi o termini ambigenere ( per esempio “persona”). Se questo appesantisce troppo il testo, scegliamo l’alternativa più naturale. L’obiettivo è rivolgersi a tutte le persone, qualunque sia il loro riconoscersi nello spettro del genere .

Evitiamo stereotipi e pregiudizi. Alcune frasi comunemente accettate veicolano giudizi negativi su gruppi sociali, contribuendo a perpetuare stigma e stereotipi. Cerchiamo alternative rispettose e soprattutto non viziate da bias inconsapevoli.

Non enfatizziamo differenze non rilevanti. Se etnia, nazionalità o altre caratteristiche non sono pertinenti, non menzioniamole . Una buona norma che i nostri media ancora non hanno del tutto imparato.
Chiediamo e approfondiamo. Se abbiamo dubbi su come una persona si definisce, cerchiamo di capirlo o chiediamolo direttamente, in maniera educata. Mettersi in ascolto è essenziale.
Linguaggio ampio anche in ambito visivo. La comunicazione non verbale, come immagini, grafiche e video, deve rappresentare le differenze in maniera ampia, evitando stereotipi e bias impliciti.

Troviamo il giusto equilibrio. Un linguaggio ampio e rispettoso non deve diventare una prigione. Manteniamo la nostra sensibilità senza perdere leggerezza e spontaneità. Soprattutto, diamo il tempo a chi ancora non lo usa, o non è avvezzo, di imparare a conoscerlo e frequentarlo, usando la cura e l’ ascolto – e non l’intransigenza – per diffondere questo stile comunicativo al di fuori dei nostri confini.
La responsabilità è collettiva. La trasformazione del linguaggio è un processo dinamico che coinvolge tutte le persone. Ognuno ha un ruolo nel renderlo più equo e rappresentativo della realtà.
Lo sdoppiamento di genere
Lo sdoppiamento di genere ( es. gli uomini e le donne, gli studenti e le studentesse) può essere uno strumento efficace per garantire inclusività, ma la sua applicazione dipende dal contesto comunicativo.
Linee guida sull’ uso dello sdoppiamento:
- Testi normativi o ufficiali:
Preferire lo sdoppiamento nei bandi di concorso, regolamenti o documenti che richiedono una chiara ottemperanza alle norme sulla parità di genere.
Esempio: L’annuncio di lavoro è rivolto a candidati e candidate.
- Testi informativi o modulistica:
Limitare lo sdoppiamento per evitare una perdita di leggibilità.
Esempio: I/le dipendenti possono accedere al portale aziendale.
- Comunicazioni informali:
Valutare l’utilizzo dello sdoppiamento o di alternative inclusive più sintetiche ( es. le persone candidate invece di i candidati e le candidate).
Strategie per rendere neutro rispetto al genere il linguaggio
- Riformulazione con nomi collettivi o funzioni:
Gli advisor → il team di consulenza.
- Uso di perifrasi:
Un progetto per i consulenti → Un progetto per chi lavora nella consulenza.
Benvenuto nella nostra newsletter → Ti diamo il benvenuto
- Forme impersonali:
I dipendenti devono compilare il modulo → Il modulo va compilato.
Simmetria nell’ uso dei ruoli, nomi e cognomi:
- Se un uomo è chiamato direttore Mario Rossi, una donna sarà chiamata direttrice Anna Bianchi, mai ( assolutamente mai) Signorina/Signora Anna.
- Se si usa il cognome ( Rossi) per l’uomo, lo stesso approccio sarà adottato per la donna ( Bianchi).
- Se il nome di battesimo è utilizzato in un contesto informale per un uomo, sarà così anche per una donna ( Mario e Anna).
Alcune espressioni di uso comune possono perpetuare stereotipi e stigmatizzare gruppi sociali. Sostituire queste frasi con alternative rispettose e neutrali aiuta a promuovere una comunicazione più equa e consapevole.
Evitare le espressioni oggettivizzanti che inseriscono l’articolo “LA” davanti ai cognomi di donna (“La Meloni”, “La Von der Leyen”). Solo a Milano è uso dialettale farlo ( e infatti si fa anche con il maschile).
Disabilità e accessibilità
- Evitare termini riduttivi, negativi o che contengono un giudizio implicito: invece di “soffre di una disabilità”, dire “persona con disabilità”, evitare “diversamente abile” o espressioni come “costretto/a in carrozzina”.
- Non definire mai le persone solo in base a questa specifica caratteristica: il linguaggio “ person first” invece di “il disabile”, usa “la persona con disabilità”.
- Ci sono alcune persone che rientrano nell’ambito dell’attivismo che preferiscono al contrario usare un linguaggio “ disability first” come rivendicazione identitaria e politica. Come si fa a saperlo? Anche qui, ci si mette in ascolto.
- Evitare espressioni abiliste : “sei cieco?” per indicare distrazione, oppure “sei sordo?” per mancanza di attenzione.
Origine e appartenenza culturale
- Evitare di sottolineare l’ etnia se non rilevante: invece di “ingegnere cinese”, dire semplicemente “ingegnere”, a meno che il contesto non lo richieda.
- Usare i termini corretti per le identità culturali: dire “persona rom” invece dell’espressione stigmatizzante, non “persona di colore” ma “persona nera”.
- Non usare il termine “straniero” in modo escludente : preferire “persona di origine [nazionalità]” o “cittadino di [Paese]”.
- Le generalizzazioni supportano gli stereotipi. “I neri hanno il ritmo nel sangue” è un esempio abbastanza innocuo, ma sappiamo che spesso le generalizzazioni veicolano pregiudizi negativi.
Orientamento Sessuale e Identità di genere
- Rispettare i pronomi scelti dalla persona: se incerto, chiedere in modo educato. Nei form da compilare offrire la possibilità di non indentificare il proprio genere.
- Non usare il termine “omosessuale” in maniera generica, se non si è certi dell’orientamento di genere e sessuale preferire “persona LGBTQ+”.
- Evitare stereotipi o riduzioni : invece di “coppia gay”, dire semplicemente “coppia” se il contesto non richiede la specificazione.
- Si dice persona trans, oppure donna trans oppure uomo trans. Nominare il deadname ( cioè il nome della persona prima della transizione) è pratica da evitare sempre e comunque. Anche qui il mondo del giornalismo deve imparare ancora molto.
LINEA Z559 – MODIFICA PERCORSO
Si comunica all’Utenza che, a partire da martedì 1° aprile, gli autobus della linea Z559 non transiteranno più da Via Roma – Strada delle Due Porte a Cassinetta di Lugagnano, ma attraverseranno il Comune effettuando le seguenti fermate:
Direzione Magenta:
Via Matteotti (prima dell’ incrocio con Via San Giovanni Bosco)
Via Matteotti (prima dell’incrocio con Via Aldo Moro)
Via Trento (di fronte all’ex Pro Loco)
Via dell’Industria (prima dell’incrocio con Via Ciocchina)
Direzione Abbiategrasso:
Via dell’Industria (prima dell’ incrocio con Via Matteotti)
Via Matteotti (prima dell’incrocio con Via Aldo Moro)
Via Trento (di fronte all’ex Pro Loco).
NEWSLETTER n. 1-2025
21 marzo 2025
INFORMATIVA SULLA PARITÀ DI GENERE IN ITALIA – 2025
La parità di genere è un principio fondamentale riconosciuto dalla Costituzione Italiana e rafforzato da normative nazionali ed europee che promuovono l’uguaglianza tra uomini e donne in ambito lavorativo e sociale. Negli ultimi anni, sono stati introdotti nuovi obblighi e incentivi per favorire un’effettiva parità di genere.
📌 PRINCIPALI NOVITÀ 2025
1️⃣ Trasparenza retributiva (Recepimento Direttiva UE 2023/970)
- Le aziende con più di 100 dipendenti sono obbligate a pubblicare dati sulle differenze salariali tra uomini e donne.
- I lavoratori possono richiedere informazioni sul livello retributivo medio per la propria posizione, garantendo maggiore equità.
- Possibili sanzioni per chi non rispetta le norme.
2️⃣ Certificazione di Parità di Genere (D.Lgs. 162/2021, aggiornamenti 2025)
- Sempre più imprese adottano la certificazione di parità di genere, che premia chi riduce il divario di genere con sgravi contributivi fino al 1% e vantaggi negli appalti pubblici.
- Nuovi criteri più stringenti introdotti nel 2025 per rendere il sistema più efficace.
3️⃣ Quote di genere nei Consigli di Amministrazione
- Confermate le quote di genere nei CDA delle società quotate (minimo 40% di donne).
- Estensione della normativa anche alle aziende pubbliche e non quotate di grandi dimensioni.
4️⃣ Congedo parentale e misure per la conciliazione lavoro-famiglia
- Maggiori incentivi per il congedo parentale dei padri per ridurre il carico di cura sulle donne.
- Introduzione di premi alle aziende che adottano politiche di flessibilità lavorativa (es. smart working, orari flessibili).
📢 COSA CAMBIA PER LE AZIENDE?
✅ Obbligo di trasparenza sugli stipendi e riduzione del gender pay gap.
✅ Incentivi e sgravi per chi ottiene la certificazione di parità di genere.
✅ Maggiore rappresentanza femminile nei ruoli decisionali.
📢 COSA CAMBIA PER I LAVORATORI?
✅ Più tutela contro la discriminazione salariale.
✅ Più diritti per la conciliazione vita-lavoro.
✅ Maggiori opportunità di crescita professionale per le donne.
🔎 Per approfondimenti:
📌 Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali → www.lavoro.gov.it
📌 INPS – Congedi e incentivi → www.inps.it
📌 Unione Europea – Direttive sulla parità di genere → www.europa.eu
📢 La parità di genere non è solo un diritto, ma un’opportunità per tutti! 🌍💼👩💻
SOSPENSIONE FERMATA ROBECCO SUL NAVIGLIO
Si comunica all’Utenza che, causa lavori di potatura delle piante nel Comune di Robecco sul Naviglio, nelle giornate di lunedì 17, martedì 18 e mercoledì 19, non sarà possibile servire le fermate di via Adua nella fascia oraria 09:00 – 17:30.